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Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020

PROGETTO PROGETTO AgriRIBIO
Capofila: COMUNE DI PADULI


Viale Libertà n° 6 – 82020 PADULI ( BN)

Telefono 0824 928019 - Fax 0824 928129

protocollo@pec.comunepaduli.gov.it

A.G.R.I.RI.BIO - Azioni per la Gestione del Rischio Idrogeologico e la Riqualificazione della BIOdiversità


Sintesi del progetto

Il comune di Paduli ha 4000 abitanti, si estende per una superficie di 45,3 km², per una densità abitativa di 88,3 ab/kmq. Il centro abitato sorge a circa 10 km da Benevento. Esso ha da sempre costituito un punto strategico e di passaggio obbligatorio, tra Campania e Puglia, con il suo territorio attraversato dalla Via Traiana.

Dai dati del 6° Censimento generale dell’agricoltura si evince che le aziende agricole a Paduli sono 598, con una SAU di 3.233,2ha ed una SAT di 3.548,0ha.

Le principali coltivazioni legnose sono rappresentate da olivo, 350,09ha e vite, 72,6ha. Le principali coltivazioni a seminativi sono i cereali 1.331,4ha, i legumi 94,9ha, le piante industriali 548,3ha. Sono presenti bovini 689, ovini 290, caprini e suini 2.824.

La morfologia del territorio è quella peculiare delle aree collinari interne, caratterizzata da versanti, localmente acclivi, degradanti verso valle a superfici spianate più o meno ampie, risultato dei naturali processi morfogenetici che in passato hanno generato tali forme, rimodellate, nel tempo, dalle fasi tettoniche e dall’azione erosiva del reticolo idrografico. Il settore orientale del comune di Paduli è rappresentato dall’area collinare caratterizzata da una successione sabbioso-arenacea di origine miocenica, delimitata talora da fianchi molto acclivi, mentre quello occidentale, degradante verso la valle del Fiume Tammaro, è dominato dalle successioni argilloso-marnose e flyschoidi che conferiscono al paesaggio una modellazione più dolce. I principali fattori di controllo della modellazione del paesaggio e di conseguenza di innesco di fenomeni gravitativi sono rappresentati dalle incisioni lineari e dalla natura pelitica delle formazioni di valle; il primo comprendenti gli alvei e i fossi di incisione del reticolo idrografico superficiale primario e secondario rappresentano i settori maggiormente soggetti ad alluvionamento e trasporto solido in caso di eventi pluviometrici significativi, l’altro è alla base dei più diffusi fenomeni di instabilità (frane, fenomeni gravitativi a diversa profondità e distribuzione areale, erosione accelerata) evidenti sul territorio.

Rispetto a questa situazione attuale, che tra l’altro vede un sempre più rapido abbandono dei terreni agricoli con conseguente innesco di fenomeni franosi dovuti alla scarsa manutenzione del territorio, il progetto deve necessariamente intervenire sulla difesa del suolo ed il contrasto dei fenomeni di dissesto idrogeologico. La forte presenza di coltivazioni olivicole porta ad ipotizzare uno scenario futuro nel quale questo tipo di coltura possa svolgere un ruolo determinante sia nel contribuire alla mitigazione dei dissesti, con la realizzazione di terrazzamenti; sia di miglioramento e salvaguardia del paesaggio, con lo sviluppo anche di attività turistiche complementari all’attività agricola.

Il progetto collettivo persegue l’obiettivo generale di riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura. Gli obiettivi specifici mirano alla protezione del suolo agricolo e forestale, dall’erosione; al miglioramento della sostanza organica nei suoli ed al mantenimento e recupero del paesaggio rurale.

Il perseguimento degli obiettivi avverrà attraverso, oltre che alla costituzione del partenariato, la realizzazione di due tipologie di attività:

  • redazione di studi di fattibilità
  • animazione territoriale

In particolare lo studio di fattibilità verterà sul dissesto idrogeologico nell’area di progetto esul territorio comunale. Lo studio ha l’obiettivo di analizzare il territorio di riferimento, le sue caratteristiche geopedologiche, le essenze botaniche autoctone e definire le più opportune modalità di intervento con l’ingegneria naturalistica. L’output di progetto sarà la redazione di linee guida per il territorio analizzato, introducendo anche modalità innovative di intervento rispetto alle tecniche standard di ingegneria naturalistica “da manuale”, che spesso, forniscono indicazioni sull’uso di essenze vegetali non legate alla biodiversità del territorio di riferimento.

Inoltre, nell’ambito delle attività di ricerca si avvierà la realizzazione di un progetto, che potrà anche essere sviluppato a valere sul bando della misura 10.2.1.

Le attività di animazione territoriale, rispondono a due obiettivi specifici:

  • determinare la fattiva partecipazione delle aziende agricole e degli altri stakeholder in tutte le fasi di sviluppo degli studi e dei progetti, grazie all’utilizzo di metodologie e di strumenti per la progettazione partecipata;
  • innalzare il livello di consapevolezza delle aziende agricole e del territorio sulla necessità di sviluppare modelli operativi e di gestione dei suoli agricoli, del territorio e del paesaggio rurale, di tipo sostenibile, affinché le attività non comportino un danno all’ambiente con conseguente aumento dei dissesti idrogeologici e perdita di valore del paesaggio agrario;

innescare un circolo virtuoso di sviluppo che riesca a coniugare l’attività agricola, con attività compatibili e complementari, quali il turismo lento e sostenibile, e porti ad un incremento del reddito d’impresa, con contrasto dell’abbandono dell’agricoltura e alla desertificazione sociale.

Obiettivi

Il partenariato, costituito da soggetti privati (Aziende agricole ed Associazioni) e da Enti pubblici (Comune di Paduli, Università degli Studi del Sannio) convergono verso un unico obiettivo generale di cooperare finalizzato alla riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura; salvaguardare il territorio di riferimento; valorizzare il paesaggio agrario e naturalistico ed i prodotti agricoli ed agroalimentari tipici dell’area di riferimento.

Obiettivi specifici che sono stati individuati sono:

  • Proteggere il suolo agricolo e forestale da erosione, anche al fine di prevenire dissesti idrogeologici estesi che possano mettere a rischio infrastrutture e persone.
  • Migliorare il livello di sostanza organica nel terreno facendo ricorso a tecniche di gestione del suolo agricolo più sostenibili.
  • mantenimento della diversità del paesaggio, attraverso la riqualificazione la ricostruzione e l’incremento delle infrastrutture verdi tipiche del territorio d’intervento.
  • recupero di aree degradate per dissesto e abbandono, dovuto alla progressiva desertificazione sociale ed abbandono delle attività agricole da parte delle giovani generazioni.

La caratteristica rilevante dell’area prevalente di progetto è un notevole dissesto idrogeologico mappato dall’AdB nel PSAI, ma che al contempo presenta forti potenzialità connesse alla riqualificazione dei suoli agricoli, alla gestione consapevole e sostenibile delle colture. L’area, infatti, è caratterizzata dalla forte presenza di oliveti, che opportunamente gestiti potranno costituire, come in passato, un forte elemento di stabilizzazione dei suoli agricoli e del territorio in generale. Questo parallelamente alla ricostituzione o realizzazione ex novo, di strutture che impediscano il dilavamento dei terreni, soprattutto in aree di maggiore acclività, seguendo i principi dell’ingegneria naturalistica.

Tale obiettivo produrrà, come risultato atteso, anche una riqualificazione del paesaggio rurale ed un sua possibile proposizione come attrattore del turismo lento e sostenibile, dando alle aziende la possibilità di incrementare il reddito e trattenere le giovani generazioni dall’abbandono delle attività e dei terreni.

CAPOFILA: COMUNE DI PADULI

Associazioni rappesentative di interessi diffusi e collettivi

  • AIPIN (Associazione Italiana Ingegneria Naturalistica) Sezione Campania
  • FEDAGRI Confcooperative Campania
  • Associazione Sud Francigena
  • Federazione Provinciale Coldiretti Benevento

Enti di ricerca

  • Università degli Studi del Sannio

IMPRESE AGRICOLE / FORESTALI

  • Aucone Mirella
  • Bosco Elia
  • Bozzella Angelo
  • Bozzella Felice
  • Caccese Lorenzo
  • Cecere Carmelina
  • Cimino Clementina
  • D’Agostino Marcello
  • D’Aniello Mirella
  • D’Itria Pietro
  • Di Matteo Luigi
  • Fallarino Angelina
  • Giardiello Miriam
  • Iannotti Maria Carmela
  • Limongelli Maria Dionisia
  • Magistro Lucia
  • Mandato Gaspare
  • Mazzeo Angelo
  • Mazzeo Anna
  • Mazzeo Renzo
  • Mazzeo Silvia
  • Melillo Giovanni
  • Mercuri Maria
  • Messere Piermaria
  • Messere Sergio
  • Minicozzi Antonella
  • Minicozzi Davide
  • Minicozzi Giovanni
  • Minicozzi Giuseppe
  • Minicozzi Maria Teresa
  • Minicozzi Sonia
  • Parrella Angela
  • Parrella Giovanni
  • Ranaldo Angelo Maria
  • Ranaldo Domenica
  • Ranaldo Gerardino
  • Ranaldo Giovanbattista
  • Ranaldo Giovanna
  • Ranaldo Pietrantonio
  • Rossetti Antonino
  • Saccone Maria
  • Tranfaglia Maria Pina
  • Tretola Vittoria
  • Tufo Antonio
  • Tufo Olimpia
  • Vessichelli Cosimo

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