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Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020

F.A.Q. Tipologia di intervento 4.1.4
4.1.4 - Gestione della risorsa idrica per scopi irrigui nelle aziende agricole


(aggiornamento 10.09.2018)

Le condizioni di risparmio idrico potenziale (4.1.1) e di riduzione effettiva del consumo (4.1.2) non si applicano ad un investimento che preveda esclusivamente la realizzazione di vasca di raccolta

Per superfici che risultino non irrigue negli ultimi 5 anni le condizioni sono molto restrittive e prevedono che:

  • lo stato quantitativo del corpo idrico interessato risulti almeno buono
  • un’analisi ambientale redatta o approvata dall’autorità competente attesti assenza di impatti negativi
  • la classe di efficienza del nuovo impianto sia almeno il 70%
  • l’intervento sia associato ad un intervento su impianto irriguo esistente che rispetti le condizioni di risparmi idrico

Premesso che il bando al capitolo 9 – Piano degli investimenti prevede che il dimensionamento degli impianti da realizzare deve tener conto della capacità di approvvigionamento dalle fonti effettivamente disponibili e dei fabbisogni irrigui delle colture praticate, con DRD 248 del 30/07/2018 di modifica e proroga è stato ulteriormente specificato tra i requisiti di ammissibilità che: in ogni caso la capacità di approvvigionamento deve risultare commisurata al dimensionamento dell’impianto e al fabbisogno idrico delle colture.

Per verificare l’ammissibilità è necessario individuare, se necessario fornendo elementi tecnici a supporto e/o attraverso la relazione asseverata, la corrispondenza tra l'impianto già esistente e la voce della “Tabella 1” (tipologia e scala di efficienza idrica delle tecniche irrigue in uso per i diversi sistemi di irrigazione) e dimostrare quindi con i criteri previsti dal bando il risparmio idrico potenziale.

Gli impianti di fertirrigazione e di irrigazione antibrina sono assoggettati ai criteri di ammissibilità previsti dall’articolo 46 del Reg. UE 1305/13 e riportate al punto 4 del bando, come per gli altri impianti di irrigazione; in particolare

a) nel caso di attingimento da corpi idrici superficiali o sotterranei, per il miglioramento di impianto di irrigazione esistente il risparmio idrico potenziale (4.1.1) viene valutato come differenza tra classe di efficienza dell’impianto preesistente e classe di efficienza del nuovo impianto e confrontato con i valori-soglia, analogamente verrà valutato il risparmio idrico effettivo (4.1.2) nel caso di corpo idrico in condizioni “non buone” mentre per un aumento netto della superficie irrigata valgono le limitazioni di cui al punto 4.2 del bando;

b) nel caso investimento nell’uso di acqua riciclata che non incida su un corpo idrico superficiale o sotterraneo non si applicano le suddette condizioni di risparmio idrico

La misura può essere implementata per l’irrigazione di tutte le produzioni agricole di cui all’allegato 1del TFUE, ivi compreso il tartufo.

No, in quanto in un’azienda che in toto non ha mai praticato irrigazione, non risulta realizzabile la condizione 4.2.4. (l’intervento deve essere associato ad un intervento su un impianto irriguo esistente, per il quale devono comunque essere rispettate le condizioni di cui al punto 4.1.1).

Fermo restando che tutte le acque sorgenti, fluenti e lacuali, anche se estratte dal sottosuolo e/o artificilamente aumentate, sono pubbliche e soggette alla relativa normativa, nel caso di invasi artificiali realizzati/gestiti da Enti irrigui, all'azienda agricola viene richiesto il relativo contratto; sono gli Enti irrigui che devono essere in possesso di concessione di derivazione.

La mera sostituzione di un impianto a goccia obsoleto con altro impianto a goccia non è ammissibile, anche se fosse dimostrabile che l'impianto obsoleto non ha più l'efficienza del 90% associata in astratto dalla tabella 1 a tale tipologia (vedi disposizioni generali al paragrafo 12.4.1.2)

L'imprenditore può aderire ai due bandi con istanze distinte e indipendenti. I massimali di contributo sono riferiti all’intero periodo di programmazione ma ciascuno per singola tipologia di intervento (fino a 300.000 euro per la 4.13 e fino a 500.000 euro per la 4.1.4).

No: il requisito di possedere adeguata qualifiche e competenze professionali si ritiene soddisfatto se l'interessato è in possesso di almeno una delle seguenti condizioni:

  • a. diploma di laurea (specialistica/ magistrale/triennale) in Scienze agrarie, Scienze forestali, Scienze delle tecnologie alimentari, Medicina veterinaria, Scienze delle produzioni animali o lauree ad esse equipollenti;
  • b. diploma di scuola secondaria ad indirizzo agrario;
  • c. attesto di frequenza con profitto di un corso di formazione in agricoltura della durata minima di 100 ore organizzato dalla Regione Campania nell'ambito della Misura 4.16 del POR CAMPANIA 2000/2006 e/o della Misura 111 del PSR 2007-2013.

Nel caso di acquisto di impianti di irrigazione le spese generali sono riconosciute fino ad un massimo del 5%.

Il risparmio idrico potenziale deve essere valutato come differenza tra classe di efficienza dell’impianto preesistente e classe di efficienza del nuovo impianto, e confrontato con i valori-soglia di cui al punto 4.1.1 del bando.

Per produzioni che non ricadono nei gruppi di colture esplicitamente menzionati viene attribuito per il criterio 2.1 il punteggio 0 (zero), corrispondente alla categoria “Frutta in guscio, vite, altro”.

Sì, per tutte le istanze è obbligatoria la presentazione della relazione asseverata interventi irrigui (come da modello All. 04) comprensiva dei dati relativi al consumo idrico aziendale, misurato o stimato, e tutte le altre informazioni pertinenti. Nel caso investimento nell’uso di acqua riciclata che non incida su un corpo idrico superficiale o sotterraneo non è richiesta la dimostrazione del superamento delle soglie minime di risparmio idrico potenziale risparmio idrico effettivo (condizioni 4.1.1 e 4.1.2).