Piattaforma Multiregionale di Garanzia AGRI-ITALIA

La Regione Campania ha aderito al nuovo strumento finanziario che favorisce l’accesso al credito delle aziende agricole ed agroalimentari


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La Regione Campania ha previsto nel PSR 14-20 - grazie alla modifica approvata dalla Commissione Europea con Decisione n. C (2017) 1383 del 22 febbraio 2017 - la possibilità di ricorre agli strumenti finanziari per agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese agricole ed agroindustriali.

A tal fine, la Regione Campania ha aderito alla Piattaforma Multiregionale di Garanzia AGRI-ITALIA (AGRI Italy Guarantee Platform), che vede insieme, per la prima volta in assoluto, istituzioni finanziarie europee, vale a dire il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), emanazione diretta della Banca Europea degli Investimenti (BEI) e la stessa BEI, otto Amministrazioni regionali (oltre la Campania, vi partecipano anche Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Puglia e Calabria) e la possibile partecipazione di istituzioni nazionali quali la Cassa Depositi e Prestiti (CDP).

L'obiettivo principale della Piattaforma è migliorare l’accesso al credito delle imprese agricole ed agroindustriali, contribuendo, in tal modo, al superamento della tradizionale restrizione dell’offerta creditizia delle banche nei confronti soprattutto delle PMI che operano in questi comparti strategici per l’economia delle regioni coinvolte.

L’iniziativa è attuata attraverso un innovativo strumento finanziario (Fondo di Fondi), gestito dal FEI, che offre garanzie di portafoglio sui prestiti erogati dagli intermediari finanziari (banche, istituti finanziari, fondi di investimento o altri intermediari pubblici o privati), selezionati dal FEI con procedura di evidenza pubblica, alle imprese del settore primario ed agroindustriale che intendano effettuare investimenti in coerenza con i requisiti di ammissibilità definiti dal FEI in base alle indicazioni dell’Autorità di Gestione del PSR e con i criteri di eleggibilità dei costi di cui all’art. 45 del Regolamento (UE) n. 1305/2013.

Il portafoglio di garanzie è “uncapped” o verticale (vale a dire senza limiti di portafoglio) e strutturato in modo tale da coprire il 50% del rischio di perdite su tutti i prestiti erogati dagli intermediari finanziari nell’ambito della Piattaforma. In via generale, la garanzia del FEI è cumulabile con altre forme di supporto da parte del PSR entro i massimali di intensità d’aiuto previsti dal PSR stesso.

In Campania i due benefici non sono cumulabili in quanto il sostegno fornito in altre forme dal PSR sulle tipologie d’intervento cui si rivolge la garanzia del FEI - vale a dire 4.1.1 “Sostegno agli investimenti nelle aziende agricole” e 4.2.1 “Trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli nelle aziende agroindustriali” - è già erogato al massimale d’intensità prevista.

Fa eccezione a tale regola il caso in cui un beneficiario, già ammesso a finanziamento a seguito dell’istruttoria regionale, per vincoli inseriti nel bando, abbia avuto un contributo in conto capitale inferiore a quanto previsto. E’ questo un caso che può presentarsi a valere sul bando per la tipologia d’intervento 4.2.1 dove gli ampliamenti delle strutture già esistenti sono incentivate in conto capitale nella misura del 25%.

Il nuovo strumento di garanzia rappresenta, dunque, un'utile opportunità di finanziamento per le imprese della Campania che non hanno potuto beneficiare delle risorse a valere sulle tipologie 4.1.1 e 4.2.1 del Programma di Sviluppo Rurale.

Le risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione Campania per il nuovo strumento ammontano a 10 milioni di euro a valere sul PSR. L’importo è stato quantificato con riferimento alle verifiche di congruità e ponderazione rispetto alla strategia del PSR, ai risultati attesi del Programma e alle criticità rilevate dal Rapporto di Valutazione ex post del PSR 2007-2013.

Il FEI emette una garanzia di portafoglio verticale, irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta, a copertura di un determinato ammontare di prestiti erogati in ciascuna regione dagli intermediari selezionati - in Campania il plafond garantito è pari a 107 milioni di euro - e condivide al 50% il rischio con gli intermediari finanziari.

Gli intermediari finanziari di ciascuna regione selezionati dal FEI (contatti nella sezione Info) possono erogare ad imprenditori dei settori agricolo ed agroalimentare - che rispettano ben precisi criteri di eleggibilità - prestiti entro un determinato massimale per ciascuna operazione che, in Campania, ammonta a 550mila euro.

L’intermediario finanziario deve riconoscere che la garanzia è fornita con il fine ultimo di migliorare l’accesso ai finanziamenti per le imprese (beneficiari finali): in nessun caso il tasso d’interesse globale e/o le garanzie collaterali di un’operazione eleggibile potranno essere più alte del tasso di interesse globale e/o delle garanzie collaterali di un’operazione simile in cui la garanzia è assente.

In altri termini, ciascun intermediario selezionato dal FEI si è impegnato ad offrire alle imprese delle specifiche condizioni migliorative rispetto alle proprie ordinarie politiche di mercato: tipicamente con una riduzione del tasso di interesse e delle altre forme di garanzie collaterali richieste.

In particolare, la riduzione del tasso di interesse su ciascun finanziamento prenderà in considerazione la commissione di garanzia, il tasso di garanzia e il costo del rischio e del capitale in relazione a ciascun beneficiario finale in assenza di supporto da parte della garanzia FEI. Il “trasferimento del beneficio” della garanzia sarà, pertanto, più basso per i beneficiari finali meno rischiosi rispetto a quelli più rischiosi.

La durata dei finanziamenti con garanzia FEI va da 2 a 12 anni. Il termine ultimo per l'erogazione dei finanziamenti è fissato al 31 dicembre 2023.

Lo strumento di garanzia, in quanto svincolato delle procedure dei bandi regionali, opera esclusivamente in base alle disposizioni dell’articolo 45 del regolamento 1305/2013 e pertanto sono ammissibili le spese previste in tale articolo. Pertanto non viene fatto riferimento all’articolazione per tipologie d’intervento previste nel PSR Campania 2014/2020. Non sono invece ammissibili per lo strumento finanziario gli investimenti di cui all'art. 46 del regolamento UE 1305/2013 (irrigazione) anche quando tali investimenti sono strettamente connessi alla realizzazione di impianti produttivi.

Infine, ammesso che il beneficiario abbia richiesto la garanzia FEI, nulla osta, in virtù dell'accordo ABI/Regione, che il beneficiario chieda un altro finanziamento non assistito da strumenti di garanzia affinché la banca possa anticipare il contributo in conto capitale.

A) In Campania, le aziende agricole potenziali beneficiarie del nuovo strumento finanziario sono:

  • i) Gli imprenditori agricoli professionali in base alla definizione della legge nazionale (cioè imprenditori agricoli professionali/IAP). Possono essere persone fisiche o giuridiche ed essere anche costituiti sotto forma di raggruppamenti giuridici/joint venture (ad esempio cooperative, anche se dimensioni superiori a quelle delle PMI). In questo caso l’intermediario finanziario dovrà far affidamento sulla certificazione emessa dall’Autorità di Gestione che attesti l’eleggibilità del richiedente.

B) Per quanto riguarda le aziende agroindustriali, sono potenziali beneficiarie:

  • i) Gli imprenditori agricoli professionali (IAP) in base alla definizione della legge nazionale (cioè imprenditori agricoli professionali). Possono essere persone fisiche o giuridiche eed essere anche costituiti sotto forma di raggruppamenti giuridici/joint venture (ad esempio cooperative, anche se dimensioni superiori a quelle delle PMI).
  • ii) Qualunque altra persona fisica o giuridica identificata e dichiarata coltivatore ammissibile nell’ambito del PSR tramite una valida certificazione emessa dall’Autorità di Gestione. In questo caso l’intermediario finanziario non è tenuto ad effettuare ulteriori controlli sull’ammissibilità del beneficiario finale.
  • iii) Ogni altra PMI o Small Mid-Cap attiva nella trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli (in caso di trasformazione, anche nel caso in cui il risultato del processo di produzione sia un prodotto non agricolo).

Nei casi B) i) e ii) suindicati i prodotti agricoli da trasformare, commercializzare e/o sviluppare, in relazione al progetto da finanziarsi, devono essere acquisiti dall’esterno e non essere realizzati dal beneficiario finale.

Il beneficiario finale deve inoltre rispettare le seguenti condizioni di ammissibilità:

  • avere sede legale in uno Stato membro e svolgere attività economica in Regione Campania;
  • deve essere potenzialmente sostenibile dal punto di vista economico (così come determinato dall’intermediario finanziario ai sensi delle proprie procedure interne);
  • non deve essere “impresa in difficoltà” ai sensi del Reg. (UE) 651/2014 che dichiara determinate categorie di aiuto compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato (così come determinato dall’intermediario finanziario ai sensi delle proprie procedure interne);
  • non deve essere soggetto a procedure di insolvenza collettiva o comunque avere i criteri per essere sottoposto, ai sensi della normativa nazionale, a procedure di insolvenza collettiva;
  • non deve aver beneficiato di aiuto di stato dichiarato “illegale” o “non conforme” dalla Commissione Europea;
  • non deve avere un focus sostanziale in uno o più settori ristretti elencati nella sezione Investimenti e costi ammissibili.

L’importo del prestito non deve essere superiore al totale dei costi eleggibili dell’investimento (materiale o immateriale).

Investimenti ammissibili

A) Con riferimento alle imprese agricole, a titolo indicativo e ferma restando la necessità di verifica puntuale da parte delle banche sull’effettiva natura dell’investimento, sono eleggibili le seguenti tipologie di investimento:

  • Acquisto di attrezzature e macchinari
  • Costruzione/acquisizione, ristrutturazione/miglioramento di fabbricati per la produzione, lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione dei prodotti agricoli e dell’allevamento provenienti dall’attività aziendale
  • Ristrutturazione di fabbricati per la produzione, lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione dei prodotti agricoli e dell’allevamento con utilizzo di materiali da costruzione che migliorino l’efficienza energetica
  • Interventi di miglioramento fondiario (es.: sistemazioni fondiarie e idraulico-agrarie; impianti per culture arboree da frutto)
  • Realizzazione e razionalizzazione di strutture ed impianti per lo stoccaggio e il trattamento dei reflui provenienti dall’attività aziendale, comprese le strutture realizzate con tecnologie volte alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra
  • Impianti per il trattamento delle acque di scarico aziendali
  • Acquisizione di hardware e software finalizzati all’adozione di tecnologie dell’informazione e comunicazione (TIC)
  • Introduzione di attrezzature finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura mediante la conservazione del suolo (agricoltura conservativa, agricoltura di precisione)
  • Adozione di sistemi di difesa attiva volti a proteggere le coltivazioni dagli effetti negativi degli eventi meteorici estremi e dei danni derivanti dagli animali selvatici e a proteggere gli allevamenti dall’azione dei predatori.

B) In relazione alle imprese agroalimentari, a titolo indicativo e ferma restando la necessità di verifica puntuale da parte delle banche sull’effettiva natura dell’investimento, sono eleggibili le seguenti tipologie di investimento:

  • Acquisto di nuovi macchinari e/o attrezzature
  • Costruzione/acquisizione, ristrutturazione/miglioramento di beni immobili per la lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione dei prodotti agricoli
  • Acquisizione di hardware e software finalizzati all’adozione di tecnologie dell’informazione e comunicazione (TIC)

In relazione ad entrambi i casi A) e B), gli investimenti supportati dal finanziamento non devono essere completati o realizzati completamente alla data di approvazione dei documenti comprovanti l’operazione di finanziamento del debito.

Costi ammissibili

Con riferimento agli investimenti eleggibili, sono ammissibili tutti i costi ai sensi dell’art. 45 del Regolamento (UE) 1305/2013 così come emendato dal Regolamento 2393/2017 (Omnibus Agri).

Il finanziamento del debito fornito al beneficiario può coprire nella sua interezza l'investimento fatto dal beneficiario finale ivi inclusi i costi relativi all'IVA.

La spesa da supportarsi con l’operazione di finanziamento del debito deve essere sostenuta dopo la data della richiesta da parte del beneficiario finale della relativa operazione di finanziamento.

Spese NON ammissibili

Le seguenti spese non sono in alcun modo ammissibili:

  • Impianti ed attrezzature usati
  • Investimenti effettuati allo scopo di ottemperare a requisiti comunitari obbligatori
  • Investimenti destinati a semplice sostituzione di impianti ed attrezzature esistenti
  • Acquisto di beni immobili usati che abbiano già fruito di finanziamento pubblico nel corso dei 10 anni precedenti
  • Acquisto di terreni
  • Semplici investimenti di sostituzione
  • Acquisto di diritti di produzione agricola
  • Animali, piante annuali e loro messa a dimora
  • Acquisto di macchinari ed attrezzature per la produzione e la commercializzazione di prodotti di imitazione o di sostituzione del latte o dei prodotti lattiero-caseari
  • Impianti fotovoltaici collocati a terra su suolo agricolo
  • Investimenti irrigui come definiti dall’art. 46 del Regolamento UE 1305/2013;
  • Investimenti per la produzione di energia, inclusa la produzione di energia per uso proprio da parte dell’impresa agricola

Settori esclusi

  1. Qualsiasi produzione, commercio o altra attività che sia illegale ai sensi delle leggi o normative della giurisdizione di tale produzione, commercio o attività (“attività economica illegale”). La clonazione umana a fini riproduttivi è considerata un’attività economica illegale
  2. Produzione e commercio di tabacco e prodotti connessi, con l’eccezione dei casi in cui il supporto offerto alle imprese è finalizzato alla diversificazione delle attività (rispetto alla produzione e commercio di tabacco) in attività che non appartengono ai settori ristretti
  3. Produzione e commercio di bevande alcoliche distillate e prodotti connessi
  4. Produzione e commercio di armi e munizioni di ogni tipo
  5. Gioco d’azzardo (case da gioco ed imprese equivalenti)
  6. Relativamente al settore IT/ Ricerca, sviluppo o applicazioni tecniche relative a programmi o soluzioni per dati elettronici
    • specificatamente finalizzati a: sostenere qualsiasi tipologia di attività indicata nella politica del FEI sui settori ristretti (di cui ai punti da 1) a 4); gioco d’azzardo su Internet e case da gioco on line; pornografia;
    • destinati a permettere l’accesso illegale a: reti elettroniche di dati; scaricare illegalmente dati elettronici
  7. Relativamente al settore delle scienze umane/ Supporto al finanziamento di applicazioni di studio, sviluppo o tecniche legate: alla clonazione umana a fini di ricerca o terapeutici; agli Organismi Geneticamente Modificati (OGM).

In Campania gli intermediari finanziari che attualmente sono stati selezionati dal FEI e che possono beneficiare della garanzia sono i seguenti (tra parentesi i referenti, con i relativi recapiti, cui è possibile chiedere informazioni):  

  • CREDEM (dott. Matteo Sgambato tel.: 3357086868 mail: msgambato@credem.it / dott. Giorgio Tué tel.: 3351410774 mail: gtue@credem.it)
  • Iccrea BancaImpresa - Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea (dott. Massimo Meliconi tel.: 0672071- mail del gruppo di lavoro dedicato: FeiAgriItalia@iccreabi.bcc.it)
  • Banca Popolare Pugliese (dott.ssa Paola Beccarisi tel.: 0833 500157 mail: beccarisi@bpp.it / dott. Pierluigi Rheo tel.: 0833 500142 mail: rhp.rheo@bpp.it / dott. Antonio Camisa tel.: 0833 500208 mail: antonio.camisa@bpp.it)

Per informazioni di carattere generale rivolgersi alla UOD Ufficio Centrale Supporto alle Imprese del settore agro-alimentare della Regione Campania:

  • dott.ssa Daniela Lombardo (dirigente; tel.: 081.7967425 - mail: daniela.lombardo@regione.campania.it)
  • dott.ssa Maria Pia Di Martino (tel.: 081.7967556 - mail: mariapia.dimartino@regione.campania.it)