Prodotti tradizionali

Carciofo pignatella


Carciofo pignatella

Il carciofo pignatella è un ortaggio tipico delle province di Napoli e Salerno, in particolare dell'Agro Sarnese Nocerino e dei comuni vesuviani; prende il nome dalla "pignatella", il recipiente in terracotta simile ad una tazza da latte senza manico che viene utilizzato come copri-capolino dalla comparsa dello stesso fino alla sua raccolta, per proteggere il carciofo dai raggi diretti del sole e dagli agenti atmosferici. Questa varietà era già coltivata nell'antica Pompei e già all'epoca erano utilizzate le pignatelle, come emerge da scritti di Plinio il Vecchio; la sua coltivazione è ancora oggi a conduzione familiare, è, infatti, totalmente manuale e coinvolge tutta la famiglia. La raccolta inizia da marzo-aprile e prosegue fino alla prima decade di giugno a seconda dell'andamento atmosferico, ma l'apice produttivo è raggiunto nel periodo Pasquale, nei mesi di marzo-aprile quando i capolini assumono il colore violaceo-rossastro che, insieme con la carnosità e la tenerezza delle brattee, caratterizzano il pregio di questo prodotto. In occasione della Pasqua, periodo di maggior consumo del prodotto, è tradizione nelle sue aree di produzione, ricevere in dono delle particolari confezioni in vendita presso i negozi locali di frutta e verdura: fasci di carciofi e foglie che formano una struttura conica, con i capolini alla base. Il carciofo pignatella si consuma fresco, condito ed arrostito o in parmigiana di carciofi, mentre i capolini più piccoli sono sfruttati per la produzione di sott'oli.

Carciofo pignatella is a typical vegetable of the provinces of Naples and Salerno, in particular in the Agro Sarnese Nocerino and in the Vesuvian towns, and it owes its name to the "pignatella", a terracotta dish that is similar to a milk cup with no handles and that is used as a cover for the little head from the day it appears to the day it is harvested, to protect the artichoke from direct sunlight and from atmospheric agents. This variety could already be found in ancient Pompei, as it appears in Plinio the Old's scripts and it seems that the pignatelle were already used back then. The cultivation of this artichoke is still a family run business: in fact it is totally manual and it involves the whole family. The harvest starts in march-april and continues all through the first ten days of June, according to the weather, although the high season is during Easter time, in the months of march-april when the little heads have a purple reddish colour that, in addition to the pulpiness and tenderness of the scales, make this a exquisite produce. During Easter, the time this product is consumed the most; it is a tradition in the areas where the Pignatella artichoke is cultivated, to receive the packages as a gift, that can be found at the local fruit and vegetables stores: bunches of artichokes and leaves that form a conic structure, with the little heads at the base. Pignatella artichoke is eaten fresh, dressed and roasted or as an artichoke parmigiana, while the smaller little heads are usually preserved in oil.