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Laboratori fitosanitari: in vigore il Decreto Ministeriale 13 Aprile 2022

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Il 17 LUGLIO 2022 è entrato in vigore il DM 13 aprile 2022 n° 169819, concernente le caratteristiche, ambiti di competenza, strutture e modalità di riconoscimento dei laboratori che operano nell'ambito della protezione delle piante

Il decreto ministeriale 13 Aprile 2022 definisce e classifica le tipologie di laboratorio che si occupano di diagnostica fitopatologica nel campo della protezione delle piante e ne descrive in specifici capi l’identificazione, le caratteristiche minime, le attività, le modalità di designazione, sospensione e revoca.

Le tipologie di laboratorio individuate dal decreto sono:

  1. Laboratori nazionali di riferimento;
  2. Laboratori ufficiali;
  3. Laboratori di ricerca;
  4. Laboratori per l’autocontrollo;
  5. Laboratori per la verifica delle caratteristiche di commercializzazione dei prodotti sementieri;
  6. Laboratori di micropropagazione.

Il Servizio Fitosanitario Regionale è l’autorità responsabile per la designazione dei laboratori ufficiali. I laboratori ufficiali sono designati per l’esecuzione di metodi di prova approvati su campioni provenienti da controlli ufficiali o altre attività ufficiali e devono essere in possesso di accreditamento ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, salvo eventuali deroghe disposte dal regolamento (UE) 625/2017.

L’articolo 8 comma 4 del decreto stabilisce che "I laboratori ufficiali che alla data di entrata in vigore del decreto, sono stati comunicati in sede europea e pubblicati sul sito web di cui all’articolo 53 del decreto legislativo n.19/2021, mantengono la loro designazione".

Il Servizio Fitosanitario Regionale provvede al riconoscimento dei laboratori per l’autocontrollo. I laboratori per l’autocontrollo svolgono prove di laboratorio su campioni provenienti dagli operatori professionali che possono rivolgersi esclusivamente a laboratori così riconosciuti.

Il riconoscimento dell’idoneità a svolgere analisi per autocontrollo è condizionato al possesso di requisiti minimi come un organigramma completo e qualificato, locali con aree dedicate, attrezzature, strumenti e impianti adeguati, metodi ufficiali o di equivalente prestazione: tali minime caratteristiche vengono accertate con istruttoria documentale e ispettiva condotta dal Servizio Fitosanitario Regionale.

Il decreto stabilisce che "I Laboratori già riconosciuti idonei per l’esecuzione di analisi di autocontrollo o precedentemente accreditati ai sensi dei decreti ministeriali 14 aprile 1997 o riconosciuti idonei ai sensi del decreto ministeriale 9 agosto 2000, operanti alla data di entrata in vigore del presente decreto dispongono di un periodo di 12 mesi a partire da tale data per adeguarsi ai requisiti minimi previsti dall’articolo 17, dando comunicazione dell’avvenuto adeguamento al SFR competente".

Il decreto si occupa anche della Rete Nazionale dei laboratori ufficiali già istituita dall’articolo 16 del decreto legislativo n.19/2021, definendone la cooperazione e la coesione con le indicazioni dei metodi di prova da parte dell’Istituto Nazionale di Riferimento per la Protezione delle Piante (INRPP). Il coordinamento della Rete è affidato al Comitato Fitosanitario Nazionale (CFN) mentre al Tavolo Permanente della Rete dei Laboratori istituito presso il Servizio Fitosanitario Centrale spettano compiti tecnici consultivi, informativi e propositivi tra i quali l’iniziativa di avanzare proposte di ufficializzazione di metodi di prova.

È possibile scaricare il decreto ministeriale con i relativi allegati connettendosi ai seguenti link:

www.politicheagricole.it

www.protezionedellepiante.it