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PSR 2014/2020 - Tipologia 2.1.1: nota metodologica ed esplicativa

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La presente nota vuole fornire elementi utili nella formulazione dell'offerta tecnica allegata alla domanda di partecipazione alla gara prevista per la selezione degli organismi di consulenza cui affidare le attività previste dalla misura 2 del PSR Campania 2014 – 2020, tipologia di intervento 2.1.1.

In particolare, nella compilazione del documento "progetto di consulenza" bisognerà tenere conto di alcuni elementi decisivi ai fini dell'attribuzione del punteggio secondo i criteri di selezione previsti, anche in considerazione del fatto che è prevista la partecipazione, pena l'esclusione, ad un solo lotto per gara. La descrizione dei lotti, con il numero minimo di imprese destinatarie da coinvolgere ed i relativi importi, è presente nel documento "analisi di contesto ed identificazione dei lotti oggetto di gara – bando 1-2017".

Appare fondamentale (anche se non obbligatorio) innanzitutto che il progetto di consulenza sia suffragato da un numero sufficiente (pari almeno al numero di imprese previste dal lotto cui si intende partecipare) di manifestazioni di interesse da parte di imprese destinatarie. Questo rende valutabili i criteri 1.3 - Rispondenza e conformità del progetto ai fabbisogni e coerenza dello stesso con le FA di riferimento; 1.5 - Coerenza tra i destinatari del progetto con l'individuazione degli obiettivi prioritari (targeting); 1.6 Coerenza rispetto alla localizzazione delle aziende destinatarie del servizio di consulenza; tali criteri per complessivi 25 punti su 100.

Nella manifestazione di interesse l'impresa destinataria individua l'attività di consulenza di cui intende fruire. L'insieme delle attività di consulenza che l'organismo di consulenza può fornire è elencato in modo analitico nel documento "repertorio regionale delle attività di consulenza".

L'organismo di consulenza potrà prevedere nel progetto quelle attività di consulenza che risultano, in base al repertorio:

  1. compatibili con gli ambiti per i quali è avvenuto il riconoscimento ai sensi del D.R.D. 39 del 15 marzo 2017 (colonna "ambito decreto");
  2. dirette almeno per l'80%, laddove previsto, ad imprese operanti nel comparto di riferimento del lotto e compatibili con il relativo ordinamento produttivo, tenendo conto delle attività di diversificazione e di integrazione verticale, sempre possibili e delle attività trasversali di consulenza alla gestione, anche ambientale;
  3. di importo complessivo pari all'importo previsto per il lotto nel documento "analisi di contesto ed identificazione dei lotti oggetto di gara – bando 1-2017";
  4. di importo complessivo pari alla sommatoria degli importi massimi previsti per ogni singola attività (colonna "prezzo massimo ammissibile" o, per le attività per le quali è previsto tale limite, colonna "prezzo massimo ammissibile attività collettiva");
  5. corrispondenti complessivamente agli obiettivi che il progetto di consulenza si prefigge, rispetto al criterio 1.3 - Rispondenza e conformità del progetto ai fabbisogni e coerenza dello stesso con le FA di riferimento, in termini di Focus Area (colonna FA principale) e di Fabbisogni Collettivi (colonna Fabbisogni Collettivi);
  6. compatibili, in termini di importi aggregati per Focus Area, con i limiti prefissati per il lotto nel documento "analisi di contesto ed identificazione dei lotti oggetto di gara – bando 1-2017".

Per quanto riguarda la sezione del progetto di consulenza dedicata alla descrizione dello staff tecnico, fermi restando i risultati dell'istruttoria già effettuata, nel caso degli organismi di consulenza riconosciuti ai sensi del D.R.D. 39 del 15 marzo 2017, nel progetto di consulenza andranno riportati esclusivamente i dati utili alla valutazione dei criteri 1.1 – Capacità dello staff tecnico con riferimento agli ambiti tematici dell'appalto ed1.4 – Rispondenza dei temi trattati dal progetto agli obiettivi trasversali.

Gli ambiti cui ci si riferisce nella descrizione dei criteri sono quelli relativi al lotto cui si intende partecipare, in altre parole sia le esperienze lavorative sia i titoli di studio, le pubblicazioni ed i corsi di aggiornamento devono essere riconducibili: 1) alle tipologie di attività di consulenza richieste dalle imprese destinatarie nelle manifestazioni di interesse, oppure, in assenza, alle attività previste in rispondenza all'analisi dei fabbisogni effettuata; 2) al comparto produttivo cui il lotto è riferito, nel caso di lotti relativi a specifici comparti produttivi, oppure alle tematiche trasversali, il tutto così come è riportato nel documento "analisi di contesto ed identificazione dei lotti oggetto di gara – bando 1-2017".
Inoltre saranno valutati, ai fini dell'attribuzione del punteggio relativo al criterio 1.2 - Modello    operativo di erogazione del servizio, le attività dell'Organismo di Consulenza nelle sedi operative (sezione c) Sede/i operativa/e dell'Organismo di Consulenza), dei membri dell'ATS ove presente (sezione b) Altri componenti), delle società, enti, anche pubblici, presenti nella sezione j) Collaborazioni esterne. Nel caso delle collaborazioni esterne, queste andranno formalizzate allegando al progetto di consulenza una lettera di intenti contenente almeno i seguenti elementi:

  1. descrizione del partner e sua strutturazione;
  2. attività da svolgere;
  3. eventuali autorizzazioni, abilitazioni, accreditamenti posseduti in relazione all'attività da svolgere;
  4. durata della futura convenzione;
  5. costo delle prestazioni o gratuità delle stesse.

Con riferimento alla possibilità di partecipazione in ATS, assicurata dalla normativa vigente sulle gare d'appalto, si fa presente che:

  1. il capofila dovrà essere necessariamente un organismo di consulenza che risponde ai requisiti del DRD n. 39 del 15 marzo 2017;
  2. è possibile la partecipazione degli operatori economici interessati;
  3. è possibile la partecipazione di altri Organismi di Consulenza, nel quale caso però sarebbe evidentemente esteso il principio di esclusione dalla concorrenza sugli altri lotti a tutti gli Organismi);
  4. è possibile la partecipazione di Enti pubblici, Dipartimenti Universitari, ed a tutti gli attori pubblici o privati che si ritiene, motivatamente, possano concorrere al raggiungimento degli obiettivi che la tipologia di intervento si prefigge, purché non direttamente dipendenti dalla stazione appaltante. Tale limite non esiste nel caso delle collaborazioni esterne.
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