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Presentazione del volume: "Spumanti campani: una rassegna di bollicine"

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Circa mille metri quadrati, architettura fine otto inizio novecento, arredamento d'antiquariato e una collezione di Sheffield inglese d'epoca. Nella sala di fondo fanno bella mostra una antica "farmacia" del 700 imponente nelle misure e impreziosita da pregevoli  intagli ed un pianoforte a mezza coda dell'ottocento viennese in preziosa radica di noce chiaro. Ma, soprattutto,  bottiglie di vino in esposizione, tantissime etichette anche internazionali, ricercati cru  per palarti raffinati, una vasta offerta di DOP nazionali dove quelli campani hanno una vetrina privilegiata e Champagne francesi e Spumanti italiani DOP, millesimati, metodo classico e Martinotti.  

 Arte e vino, dunque, in una intima simbiosi. Del resto cos'è una bottiglia di vino se non essa  stessa un'opera d'arte?!!! Tutto questo, e altro, è l'enoteca "La Botte" di Enzo Ricciardi in Casagiove , a pochi passi dalla maestosa e preziosa Reggia Vanvitelliana  di Caserta. In questa location dal profumo antico e  nobiliare, che  sa "raccontare" intimamente  il mondo del vino e la civiltà del bere , si è svolta la presentazione della prima edizione editoriale di "Spumanti Campani – Una rassegna di etichette di bollicine"  , lavoro di divulgazione e valorizzazione degli spumanti della regione che si inserisce in una complessiva strategia di promozione dell'offerta enologica di qualità della Campania posta in essere dall'Assessorato per l'Agricoltura della Regione Campania. 32 primarie imprese enologiche coinvolte per oltre 40 etichette di bollicine, di cui 15 metodo classico, 25 metodo  Martinotti/Charmat e 1 metodo ancestrale: una significativa e importante  rappresentanza dell'offerta spumantistica regionale. Questi i numeri  della Rassegna pensata e scritta dalla Direzione  Generale per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali della Regione Campania, attraverso le U.O.D. territoriali di Napoli e Caserta. Ad aprire i lavori Giampaolo Parente  con una illustrazione del  testo e la lettura del testo-saluto di Brunella Saccone dell'ICE – Agenzia per la Promozione all'Estero e l'Internazionalizzazione delle imprese Italiane, che purtroppo non è potuta essere presente. Francesco Domini, Direttore Generale della Feudi di San Gregorio, spiega - con puntualità e competenza - il "percorso" della spumantizzazione intrapreso in questi ultimi anni dall'impresa irpina, un percorso supportato da una attenta analisi di marketing  e investimenti  strutturali e di risorse umane per conseguire il necessario know how , conditio sine qua non per realizzare prodotti di qualità. L'enologo Roberto di Meo, con l'acume che lo distingue, spazia tra storia e tecnica degli spumanti campani. L'intervento dell'enologo Andrea D'Ambra verte sulla personale esperienza in fatto di produzione di spumante avvenuta negli anni ottanta sull'isola d'Ischia, non dispensandosi dal fornire approcci e consigli utili per  realizzare ottimi prodotti.  Infine, Enzo Ricciardi, cordiale e sorridente padrone di casa, con passione e veemenza che traspaiono con tutta evidenza, pone la questione sulla necessità per le imprese di fare "sistema" e "terroir". Tante le imprese enologiche presenti  partecipanti alla Rassegna, che hanno seguito con attenzione intervenendo più volte nel corso del dibattito. A chiusura, una degustazione di spumanti campani guidata da sommelier dell'AIS Campania, in abbinamento alla mozzarella di bufala campana DOP del caseificio   Masseria Cardilli di Presenzano  e ai prodotti da forno dell'azienda "I Sapori della tradizione"di Melito di Napoli .