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PNRR: le opportunità per l'agricoltura

contratti di filiera per il settore della pesca e dell’acquacoltura: pubblicate le istruzioni per la presentazione delle domande


acquacoltura

Il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha pubblicato l’avviso pubblico recante le caratteristiche, le modalità e le forme per la presentazione delle domande di accesso ai contratti di filiera per il settore della pesca e dell'acquacoltura e le modalità di erogazione delle agevolazioni di cui al decreto ministeriale n. 0229127 del 20 maggio 2022.

Il contratto di filiera è finalizzato alla realizzazione di un Programma integrato a carattere interprofessionale ed avente rilevanza nazionale che, partendo dalla produzione ittica, si sviluppi nei diversi segmenti della filiera in un ambito territoriale multiregionale. E’ stipulato tra il Ministero delle Politiche agricole e il soggetto proponente, cui i soggetti beneficiari diretti che hanno sottoscritto un accordo di filiera hanno conferito mandato collettivo speciale con rappresentanza.

Le domande di accesso alle agevolazioni possono essere presentate, secondo le modalità previste all’articolo 7 dell’avviso, entro e non oltre il 31 ottobre 2022.

La dotazione finanziaria dell’avviso è di 50 milioni di euro a valere sul Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) al Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR).

I soggetti proponenti del contratto di filiera sono i seguenti:

  1. le società cooperative e loro consorzi, i consorzi di imprese, le organizzazioni di produttori e le associazioni di organizzazioni di produttori ittici riconosciute ai sensi della normativa vigente, che operano nel settore della pesca e dell’acquacoltura;
  2. le organizzazioni interprofessionali riconosciute ai sensi della normativa vigente, che operano nel settore della pesca e dell’acquacoltura;
  3. gli enti pubblici;
  4. le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività ittica e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori ittici, cooperative e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente;
  5. le associazioni temporanee di impresa tra i soggetti beneficiari, già costituite all’atto della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;
  6. le reti di imprese che hanno già sottoscritto un contratto di rete al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni.

 

I soggetti beneficiari dei contratti di filiera sono i seguenti:

  1. le imprese che operano nel settore della pesca e dell’acquacoltura;
  2. le organizzazioni di produttori e le associazioni di organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente;
  3. le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività ittica e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori ittici, cooperative e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente (il capitale delle predette società può essere posseduto, in misura non superiore al 10%, anche da grandi imprese, ittiche o commerciali);
  4. gli organismi di ricerca e diffusione della conoscenza, come definiti dal Regolamento (UE) n. 651/2014, iscritti all’Anagrafe nazionale delle ricerche istituita presso il Ministero dell’Università e della Ricerca.

Il contratto di filiera interessa un ambito territoriale multiregionale: gli interventi previsti dovranno essere distribuiti sul territorio di due o più regioni o province autonome. L’importo totale dei costi ammissibili riconducibile ad una sola regione non potrà superare l’85% del totale dei costi ammissibili del contratto di filiera.

Per beneficiare dell’agevolazione, i soggetti beneficiari del contratto di filiera dovranno sottoscrivere un accordo di filiera, prodotto dal soggetto proponente e contenente le seguenti informazioni:

  1. indicazione del soggetto proponente/capofila;
  2. indicazione dei soggetti beneficiari diretti ed eventualmente di quelli indiretti e specificazione del ruolo di ognuno di essi all’interno della filiera;
  3. indicazione del rapporto sussistente tra i soggetti stessi su base associativa e/o contrattuale;
  4. durata dell’accordo sottoscritto;
  5. attività e obiettivi che si intendono conseguire e descrizione dei risultati attesi attraverso appropriati indicatori, anche individuati dal soggetto proponente, coerenti con gli obiettivi stessi del Programma;
  6. mandato collettivo speciale con rappresentanza conferito dai soggetti beneficiari al soggetto proponente;
  7. impegno di ciascun partecipante all’accordo a realizzare i singoli interventi e rispettare gli obblighi che verranno posti a fronte della concessione degli aiuti;
  8. eventuali modalità operative in caso di subentro/integrazione dei beneficiari indiretti.

L’accordo deve essere sottoscritto da almeno due beneficiari diretti del contratto di filiera.

Alla data di presentazione della domanda di agevolazione, i soggetti beneficiari dovranno possedere i requisiti soggettivi indicati all’articolo 4 dell’avviso.

Saranno ammessi alle agevolazioni i contratti di filiera il cui importo complessivo delle spese ammissibili - di cui all’articolo 5 dell’avviso - è così individuato:

  1. investimenti nelle imprese di pesca e acquacoltura connessi con l’attività produttiva: spesa massima ammissibile per regimi in esenzione non superiore a 2 milioni di euro per progetto e a 1 milione di euro per beneficiario e per anno;
  2. investimenti per la trasformazione di prodotti ittici: spesa massima ammissibile non superiore per regimi in esenzione a 2 milioni di euro per progetto e a 1 milione di euro per beneficiario e per anno;
  3. investimenti per la commercializzazione di prodotti ittici, la partecipazione dei produttori di prodotti ittici ai regimi di qualità e la realizzazione di campagne di comunicazione e promozione regionali, nazionali o transnazionali per sensibilizzare il pubblico sui prodotti della pesca e dell’acquacoltura sostenibili: spesa massima ammissibile per regimi in esenzione non superiore a 2 milioni di euro per progetto e a 1 milione di euro per beneficiario e per anno;
  4. progetti di ricerca e sviluppo nel settore ittico: spesa massima ammissibile per regimi in esenzione pari a 7,5 milioni di euro per progetto.

Le agevolazioni saranno concesse nella forma del contributo in conto capitale secondo i limiti e le condizioni stabilite dall’art. 3 del decreto n. 0229127 del 20 maggio 2022.

Le tabelle di cui all’articolo 6 dell’avviso riportano, per tipologia di investimento e tipologia di soggetto beneficiario, la percentuale massima di contributo in conto capitale richiedibile rispetto all’importo totale dell’investimento, nel rispetto delle intensità massime di aiuto di cui all’Allegato A del decreto n. 0229127 del 20 maggio 2022.