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L’Assessore all’Agricoltura Nicola Caputo e la Società Italiana di Medicina Ambientale presentano su Lancet la recente modifica alla Costituzione Italiana in tema di protezione ambientale e degli ecosistemi

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Napoli, 7 Aprile 2022 – Nella giornata mondiale della salute, l’Assessore all’Agricoltura Nicola Caputo e la Società Italiana di Medicina Ambientale presentano su Lancet la recente modifica alla Costituzione Italiana in tema di protezione ambientale e degli ecosistemi.  E’ stato infatti appena pubblicato su Lancet Regional Health Europe un contributo a più voci per sottolineare lo storico via libera dell’8 Febbraio scorso ai nuovi Articoli 9 e 41 della Costituzione.

“Viene finalmente superata l’ambiguità del precedente articolo 9, che parlava genericamente di tutela del paesaggio, per cui è oggi chiaramente affermato nella nostra Costituzione che l’ambiente e gli ecosistemi naturali inclusi quelli marini, sono patrimonio che la Repubblica in tutte le sue articolazioni è chiamata a salvaguardare anche nell’interesse delle future generazioni. In quest’ottica - anche con la riforma dell’articolo 41 sui vincoli alla libertà d’iniziativa economica - le foreste, le aree boschive, i pascoli, le superfici coltivate, così come i mari e le acque superficiali o profonde ricevono la maggiore garanzia di protezione possibile nel nostro ordinamento giuridico, che è quella che deriva dal dettato costituzionale, impegnando le nostre istituzioni e tutti i cittadini ad avere nei confronti di queste risorse un’attenzione massima, in cui è inammissibile la semplice logica di sfruttamento a fini economici”, dichiara l’Assessore Regionale Nicola Caputo. 

E’ il Prof. Alessandro Miani, Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), a spiegare il senso dell’annuncio dato su Lancet: “Abbiamo voluto dare il massimo risalto possibile anche nella comunità medica e scientifica a questo memorabile passaggio costituzionale compiuto dal nostro Paese, affinché possa essere d’esempio almeno per gli altri Stati membri dell’Unione Europea ai fini dell’inserimento della tutela dell’ambiente nei rispettivi ordinamenti giuridici. La coincidenza di questa pubblicazione con l’odierna giornata mondiale della salute è quanto mai appropriata perché tutto quello che facciamo per l’ambiente si traduce automaticamente in un beneficio per la salute umana. Su tale evidenza, l’OMS definisce infatti anche la crisi climatica che stiamo vivendo come la più grande minaccia sanitaria per l’umanità, stimando in oltre 13 milioni i decessi che ogni anno si verificano a livello globale in conseguenza di cause ambientali”.

“L'emendamento costituzionale a tutela dell’ambiente e della biodiversità è conforme all’approccio One Health, che riconosce l'interdipendenza della salute umana e degli ecosistemi, adottato dall'UE nella prospettiva di prevenire l’antibiotico-resistenza e le future epidemie o pandemie originate da zoonosi, come esemplificato dall'attuale pandemia COVID-19”, sottolinea il primo firmatario dell’articolo Dr. Prisco Piscitelli (epidemiologo vicepresidente SIMA). “Ma il recepimento costituzionale della tutela ambientale apre anche nuove possibilità di applicazione del principio di precauzione sancito dall'articolo 191 degli attuali Trattati di funzionamento dell'Unione Europea, la cui applicazione è stata finora difficile in situazioni reali, come le procedure autorizzative di attività a potenziale impatto ambientale, proprio per la mancanza di chiari riferimenti nel nostro ordinamento giuridico”.

Firmatari dell’Articolo: Nicola Caputo  (Assessore all’Agricoltura della Regione Campania), Michele Emiliano (Presidente della Regione Puglia), Prisco Piscitelli e Alessandro Miani (Vicepresidente e Presidente SIMA), Sergio Costa (Già Ministro per l’Ambiente), Andrea Costa (Sottosegretario alla Salute), Francesco Schittulli (Presidente LILT), Marco Bonabello (Direttore per la Sicurezza Economica e Ambientale dell’Assemblea Parlamentare OSCE), Fabio Pollice (Geografo e Rettore dell’Università del Salento), Alfonso Pecoraro Scanio (ex Ministro dell’Ambiente), Antonio Felice Uricchio (Giurista e Presidente ANVUR).