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Progetto I.A.A.S. - Influenza delle condizioni pedo-ambientali e delle tecniche agronomiche sulla produzione di Stevia in Campania

BENEVENTO 10 GIUGNO 2015 - FUTURIDEA Contrada Piano Cappelle ore 9.45


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Convegno di presentazione del progetto

Progetto I.A.A.S. - Influenza delle condizioni pedo-ambientali e delle tecniche agronomiche sulla produzione di Stevia in Campania, finanziato nell'ambito della Misura 124 del PSR Campania 2007-2013.

La politica agricola dell'Unione europea è stata oggetto di un radicale processo di riforma che ha determinato il passaggio da misure a sostegno dei prezzi e della produzione a misure a sostegno dei redditi. Anche il settore del tabacco è stato coinvolto in questo processo di riforma, subendo una graduale abolizione dei sussidi e, conseguentemente, una riduzione della sua redditività effettiva. Il regime comunitario del tabacco, infatti, ha da sempre sollevato numerose perplessità di natura economica ed etica. I dubbi di maggiore rilievo hanno riguardato la giustificazione sociale degli aiuti forniti ai produttori, vista l'evidente contraddizione tra l'erogazione dei sostegni economici e la preoccupazione della società per il consumo di prodotti derivati dal tabacco. Tale situazione ha determinato l'esigenza di investigare/collaudare usi alternativi della coltura, economicamente redditizi.

Il crescente interesse per i prodotti con effetti positivi sulla salute e la prevenzione delle malattie dell'uomo incentiva nuove ricerche e il collaudo di conoscenze esistenti riguardanti la risposta di specie di particolare interesse nutraceutico, come la stevia (stevia rebaudiana Bertoni), pianta originaria del Paraguay e Nord – Est del Brasile, appartenente alla famiglia delle Asteracee, le cui tecniche colturali, dalla fase di campo all'essiccazione, hanno non poche analogie con quelle del tabacco. Questo aspetto, può contribuire a favorire ulteriormente il passaggio dal tabacco alla stevia.

Le sue foglie hanno proprietà dolcificanti e medicamentose, note già dal 1800. L'importanza della capacità dolcificante della Stevia è stata accentuata da una parte dalla messa al bando di edulcoranti di sintesi come l'aspartame e la saccarina, il cui uso eccessivo è stato associato a possibili complicanze e ad effetti collaterali sulla salute umana, dall'altra dalla richiesta massiccia di alternative agli edulcoranti di sintesi da parte di multinazionali produttrici di bevande. Tra gli edulcoranti naturali "del futuro" gli estratti glicosidici della stevia rebaudiana Bertoni, hanno evidenziato aspetti nutrizionali e fisiologici positivi oltre ad una provata efficacia in soggetti con patologia diabetica.

Data la crescente richiesta di mercato, la coltivazione della stevia potrebbe costituire un'alternativa importante al Tabacco. La possibilità concreta di coltivazione della stevia implica conoscenze riguardanti: a) l'adattabilità di ai differenti pedo-ambienti della Campania e b) la risposta alle pratiche agronomiche, in particolare all'irrigazione. Recenti ricerche del CNR-ISAFoM nel Basso Volturno hanno rivelato una positiva risposta della stevia alle condizione pedo-ambientali di quest'area e alla pratica irrigua. In particolare, i risultati ottenuti hanno evidenziato che questa specie può essere coltivata con successo in quest'area e che la corretta gestione dell'irrigazione in termini di sistemi, turni e volumi di irrigui gioca un ruolo fondamentale ai fini della produzione quali-quantitativa. Le conoscenze acquisite nel Basso Volturno necessitano di essere ulteriormente collaudate in pedo-ambienti differenti da quelli oggetto della sperimentazione già realizzata (depositi argilloso-limosi della pianura alluvionale) e in pedo-ambienti di altri areali, soprattutto delle zone interne della Campania.

Info

acrobat Programma degli incontri (pdf 621 Kb)

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