Napoli, Caffè Gambrinus - 15 marzo 2011
Suggestiva ed originale kermesse al Gambrinus, storico locale napoletano, dove si è celebrato il connubio tra Tartufi e vini, risorse ed eccellenze del territorio campano.
L’evento, promosso nell’ambito del "Progetto per la valorizzazione del Tartufo in Campania", dall'Osservatorio Appennino Meridionale dell’Università di Salerno, dall’Assessorato regionale all’Agricoltura e Foreste e dalle Associazioni riconosciute dei cercatori di tartufi, si è avvalso della collaborazione dell’Associazione Maîtres Italiani Ristoranti ed Alberghi – sezione di Napoli.
L’iniziativa è la prima di una serie di azioni volte alla promozione
e alla valorizzazione del Tartufo campano, inteso soprattutto come Tartufo nero
di Bagnoli Irpino e Tartufo bianco di pregio, che si svilupperanno nel corso
del 2011, sia come eventi nelle grandi città, che attraverso appuntamenti
e manifestazioni nelle aree di produzione, al fine di promuovere il prodotto
ma anche il territorio ove il tartufo è presente.
Nel corso della kermesse al Gambrinus, dopo l’interessante e stimolante
dibattito che si è sviluppato tra i rappresentanti degli enti promotori,
i produttori e i tanti operatori dei media presenti, si è svolta un’esaltante
esibizione dei maitre dell’AMIRA che hanno preparato alcuni piatti al tartufo
alla lampada flambé. E’ seguita poi la degustazione di alcune pietanze
al tartufo di Bagnoli e al bianchetto, in abbinamento con alcuni vini cru del
territorio.
Il connubio tartufo/vino, realizzato anche attraverso la preziosa collaborazione
dell’Associazione Italiana Sommelier, sarà uno dei leit motive delle
attività programmate nell’ambito del progetto di valorizzazione
posto in essere dall’Osservatorio Appennino Meridionale e dalla Regione
Campania.
Il prossimo appuntamento è previsto presso il campus di Fisciano dell’Università degli
Studi di Salerno, il 4 aprile, quale primo dei diversi appuntamenti programmati
con il mondo scolastico, tra cui alcune scuole medie secondarie e istituti alberghieri
della regione, nell’obiettivo di far conoscere alle giovani generazioni,
futuri consumatori, un prodotto campano di eccellenza, rimasto forse per troppo
tempo “sotto traccia”.