ciaola


Territorio interessato alla produzione

comuni di Campolattaro e Morcone, comuni del Matese Beneventano (BN)

Descrizione

Rustico di piccole dimensioni (largo circa 5 - 6 cm ed alto 2 -3), ha forma rotonda o subrettangolare; si compone di una pasta sfoglia con un ripieno di formaggi vaccini stagionati ed uovo.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, condizionamento, stagionatura

La pasta si ottiene lavorando farina tipo 0, burro, uova e sale; si forma una sfoglia alta 0,5 cm; il ripieno si ottiene impastando formaggio vaccino stagionato grattugiato (grana, pecorino, caciocavallo) e uova intere. Sulla sfoglia si dispongono palline di ripieno, si taglia la sfoglia in quadrati e si ripiegano i quattro vertici al centro sul ripieno; si spennella la parte superiore con tuorlo sbattuto, e si incide la sfoglia per evitare eccessivi gonfiori. Nel periodo pasquale il ripieno si arricchisce di salsiccia stagionata a pezzetti. la cottura avviene su piastre e carta da forno, in formo elettrico a 180-190 °C. si distingue dal ciaolone (da cui è derivato) per la diversa forma e grandezza, nonché per la tipologia della pasta, che per la presenza del burro tende a "sfogliare" nella ciaola rispetto al ciaolone, che è decisamente piu grande.

Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione

Normali attrezzature per la rosticceria.

Osservazioni sulla tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive

Si riscontra nell'area considerata soprattutto nei panifici tradizionali; un tempo era una preparazione casalinga, da consumare nelle festività o nelle cerimonie nuziali.