Zona di produzione

comune di Prata Sannita (CE)

Descrizione

Bevanda idroalcolica ottenuta dalla fermentazione del succo e della polpa di una particolare varietà di pera diffusa nel territorio del Matese. Ha colore giallo paglierino con riflessi verdi, profumo fruttato, sapore di frutta con retrogusto di noci e mandorle; gusto fine, secco, fresco per la giusta acidità conferita dalla particolare varietà di pera, lievemente astringente, con tenore alcolico intorno ai 7 gradi. Viene imbottigliato nelle bottiglie per spumante chiuse da sugheri idonei e gabbiette metalliche.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, condizionamento, stagionatura

Il prodotto di partenza è una particolare varietà di pera diffusa con poche piante isolate, spesso vetuste, nell’area pedemontana del Matese Casertano, in particolare nell’area di Prata Sannita, che dà frutti le cui specifiche caratteristiche organolettiche conferiscono i profumi, l’acidità ed il gusto al prodotto finale. Le pere mature sono macinate con una macchina apposita, intere, o con una pigiadiraspatrice modificata (con i rulli distanziati in modo da permettere il passaggio della polpa per intero). La polpa ottenuta viene immediatamente posta in torchi (della tipologia utilizzata per il vino, opportunamente modificati) per evitare l’imbrunimento e quindi posta in fermentini in acciaio inox, dove il succo non filtrato fermenta per 2 settimane. Al termine della fase di fermentazione il prodotto viene filtrato ed imbottigliato. A fine fermentazione si può aggiungere dello zucchero (3-4 grammi per 0,75 litri; il prodotto è pronto per il consumo dopo una settimana, dopo due settimane se si è aggiunto lo zucchero.

Osservazioni sulla tradizionalità

Il sidro è una bevanda di origini antichissime, ampiamente diffusa nelle civiltà egizie, greca e romana, laddove era diffusa la coltura del melo. Soppiantato dal vino nell’area mediterranea nel medioevo, la tradizione del sidro è rimasta negli areali dove la coltura del melo ha continuato a prosperare per le favorevoli condizioni pedoclimatiche. In particolare il sidro di pera è stato prodotto e consumato nell’area con continuità, fino al punto da indurre la selezione di una particolare varietà autoctona particolarmente vocata.