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La rete distributiva dei carburanti in Campania

la copertina del volume sapore di napoli

Anno di pubblicazione: 2003

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La rete impianti distribuzione carburanti italiana è caratterizzata da erogati medi annui molto al di sotto degli standards europei e dalla presenza di impianti obsoleti e privi di attività non oil. Recentemente, allo scopo di ovviare a tutte le carenze suddette, il settore della distribuzione carburanti è stato oggetto di profonde innovazioni sia dal punto di vista amministrativo che tecnico. In pratica, il regime di concessione è stato sostituito da quello autorizzativo e da procedimenti amministrativi più semplificati. Le tipologie d’impianto più auspicate sono quelle che prevedono la presenza di attività commerciali integrative e modalità di erogazione dei carburanti sempre più automatizzate. La Regione Campania, nell’ambito delle proprie competenze, avvia con il presente lavoro una nuova fase di indagine e di studio del settore, finalizzata alla produzione di strumenti normativi sempre più moderni ed aderenti alle necessità dell’utenza ed alle legittime aspettative degli imprenditori. L’opera di monitoraggio e di programmazione, iniziata con la legge regionale 27/94 e proseguita in relazione a quanto previsto dal D.Lgs.32/98, viene articolata in questa prima fase di sintesi costituita dalla presente pubblicazione e successivamente, a conclusione di una lunga attesa, dal nuovo piano di razionalizzazione ed ammodernamento della rete.

Dall’analisi dei dati raccolti grazie alla preziosa collaborazione degli Uffici Tecnici di Finanza e delle compagnie petrolifere, risulta che la rete campana ha subito un notevole ridimensionamento nell’arco temporale oggetto dello studio (1994 – 2002 ): da 2394 impianti del 1994 si è passati ai 1750 del 2002 con una riduzione del 27% . Questo “snellimento” della rete distributiva ha indotto notevoli benefici in termini di riduzione dei costi di distribuzione con conseguenti maggiori margini di economicità dei punti vendita e in termini di ammodernamento essendo iniziato il processo di chiusura dei punti vendita meno remunerativi ed obsoleti. Malgrado ciò la rete campana, a tutt’oggi, resta una struttura leggera con erogati ancora al disotto delle medie europee e con la presenza di strutture inadeguate ad accogliere le nuove attività commerciali così necessarie per rendere competitivo il sistema distributivo. È ancora prevalente la presenza dei chioschi e delle stazioni di rifornimento, con scarsa diffusione delle stazioni di servizio. La diffusione degli impianti è connotata da grandi concentrazioni geografiche nelle aree a maggiore rilevanza economica ed assenza o scarsa fruibilità in intere fasce di territorio laddove gli operatori effettuano processi di disinvestimento per una minore o assente remuneratività. In tal modo intere aree della Campania sono prive o carenti di tali pubblico servizio. Alcuni carburanti, peraltro ecologici come il gas di petrolio liquefatto (gpl) ed il gas naturale (metano), sono scarsamente diffusi e concentrati nei pochi impianti (120) presenti sul territorio, 6 Rete distributiva Carburanti a fronte di una crescente domanda in termini di impianti fissi e notevole interesse delle case automobilistiche che immettono sempre più sul mercato vetture alimentate in modo alternativo ai carburanti convenzionali. Da tali premesse sono derivate diverse azioni regionali che avranno nel nuovo Piano Regionale Carburanti la risposta normativa, in termini di programmazione dei nuovi punti vendita ed ammodernamento di quelli esistenti, ai problemi che tuttora affliggono la nostra rete carburanti. Infine desidero ringraziare i dirigenti, i funzionari e tutti coloro che hanno collaborato alla stesura di questa pubblicazione auspicando che la medesima risulti utile agli operatori del settore, alle organizzazioni di categoria ed agli altri Enti interessati, nei quali confidiamo per una sempre più fattiva ed efficace collaborazione nell’interesse di tutti i consumatori.