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copertina del volume

Guida alle aziende vitivinicole e vinicole della Campania

a cura di Regione Campania (SeSIRCA) e Associazione Italiana Sommelier

Anno di pubblicazione: 2013

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Presentazione

L'Assessorato per l'Agricoltura della Regione Campania e l'Associazione Italiana Sommelier (AIS) regionale: un connubio felice che si è espresso attraverso la realizzazione della I edizione della "Guida alle aziende vitivinicole e vinicole".

Non Guida tout court ma uno strumento di promozione dell'intero comparto vitivinicolo della regione: questo il fine intrinseco di questa "avventura" che ha visto i rappresentanti della sezione Campania dell'AIS scrutare, con sincero acume, innumerevoli bicchieri per carpire segreti, sapori e odori dei tanti vini degustati. Un progetto nato dal desiderio di affermare che la Campania del vino è una realtà ormai solida e competitiva nell'eterogeneo panorama delle regioni italiane.

Tra una Falanghina e un Falerno abbiamo riscoperto cultura di mercato e voglia d'impresa, il raggiungimento di livelli qualitativi che ci pongono in condizione di poter competere a livello internazionale. E, paradossalmente, proprio in questa globalizzazione i nostri vini riescono a trovare il loro spazio di mercato, un mercato il cui target è costituito da consumatori che ricercano prodotti che raccontano interi territori, le genti e la loro storia, le tradizioni. Peraltro, la cultura della vite in Campania ha origini e tradizioni antichissime; la naturale selezione di varietà di viti, che - nel tempo - si sono meglio armonizzate con il territorio e le forti e fiere tradizioni dei vignaioli del luogo, hanno fatto il resto.

Micro e piccole imprese e produzioni autoctone questa la connotazione di una filiera importante in grado di qualificare l'offerta agricola regionale nel suo complesso. Non grandi numeri, ma una offerta diversificata di produzioni qualitative contenute in termini quantitativi.

La stessa Commissione Europea definisce le produzioni di nicchia come «quelle legate al territorio, con caratteristiche tipiche e tradizionali, destinate a soddisfare le esigenze qualitative di specifiche fasce di consumatori». Ben si capisce, allora, come l'enologia campana possa - a pieno titolo - connaturarsi come filiera a forte valenza di tipicità autoctone, espressioni secolari di territori e di cultura contadina tramandata sino ad oggi.

Ogni provincia campana si caratterizza per le sue produzioni enologiche autoctone: il territorio stesso diventa, quindi, elemento fondante di questa tipicità attribuendo al prodotto un valore di differenziazione collegato alla qualità e all'origine.

Questo è l'approccio di lettura di questa Guida, perché attraverso il vino si possa "leggere" il territorio, conoscerne la storia, la cultura, le genti.

on. Daniela Nugnes
Consigliere delegato all'Agricoltura del Presidente della Giunta Regionale della Campania

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