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grappolo di unva

TAURASI D.O.C.G.

D.M. 11.03.1993, D.P.R. 26.03.1970, D.M. 30.11.91
Produzione Hl.: 2.136

centro storico di taurasiDal migliore vitigno dell'antichità la Vitis hellenica (l'odierno Aglianico) si ottiene il vino Taurasi, considerato a ragione il miglior prodotto, il Re, il Monarca di tale prestigiosa famiglia. Il nome deriva dalla cittadina omonima, l'antica Taurasia dalle vigne opime (Tito Livio). E' prodotto in un area di grande tradizione vitivinicola, che comprende 17 comuni, tutti in Irpinia. Perfetto appare l'equilibrio tra il clima, il vitigno e il terreno, equilibrio che si è andato armonizzando e rafforzando nei secoli, fino a fondersi in un vino dalle caratteristiche superiori, che si caratterizza per la complessità aromatica, il gusto vellutato, pieno ed elegante, i profumi intensi e delicati. Oggi, il Taurasi, vinificato con le più moderne tecnologie, ma nel rispetto della tradizione, è uno dei pochissimi vini italiani meritevoli di lunghissimo invecchiamento. La vite è, in prevalenza, allevata a guyot o a cordone speronato in vigneti specializzati, a sesti fitti, con produzioni che raramente superano gli ottanta quintali ad ettaro. E' il primo vino del meridione cui è stata conferita la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, massimo riconoscimento che può essere attribuito ad un vino.

Colore: rubino intenso, tendente al granato fino ad acquistare riflessi arancioni all'invecchiamento;
Odore: caratteristico, etereo, gradevole, più o meno intenso;
Sapore: asciutto, pieno, armonico, equilibrato con retrogusto persistente;
Vitigni: Aglianico (min. 85%), altri (max 15 %);
Gradazione alcolica min. : 12,00 % ;
Produzione max: 100 qli/Ha;
Invecchiamento: 3 anni, di cui uno in botte;
Il Taurasi , se invecchiato per almeno 4 anni, di cui 18 mesi in botte, e in possesso di una gradazione alcolica non inferiore a 12,50 %, può riportare in etichetta la dicitura riserva. Deve essere commercializzato solo in bottiglie di forma bordolese di vetro scuro, con tappo di sughero.