Descrizione del prodotto
L'olio extravergine di oliva DOP Penisola Sorrentina
presenta, a prima vista, un bel colore giallo paglierino,
più o meno intenso, con riflessi verdognoli; a volte
è velato. All’esame olfattivo rivela notevole
armonia aromatica, con un delicato sentore di fruttato di oliva e con
fini e piacevoli note di erbe aromatiche (soprattutto rosmarino e
menta). Il sapore è decisamente dolce con armoniose e lievi
note di amaro e piccante. E' fluido, equilibrato e con piacevoli
sfumature speziate. Ha retrogusto pulito, di mandorla verde e fresca.
L'acidità non supera mai il valore di 0,80%.
L’amaro ed il piccante, nelle giuste gradazioni, si
amalgamano perfettamente garantendo all’olio il giusto
equilibrio; gli odori mediterranei del rosmarino si esaltano
nell’abbinamento con il pomodoro e i piatti che ad esso si
richiamano. Ottimo sulle grigliate di pesce e di verdure. Originale e
particolarmente gradevole il suo abbinamento con le insalate di limoni,
ma soprattutto con il sorbetto e la delizia al limone, dolci tipici di
Sorrento.
L’olio “Penisola Sorrentina” DOP si
ottiene dalla molitura delle olive Ogliarola o Minucciola (nota in
letteratura anche come “Olivo da olio”), per non
meno del 65%; Rotondella, Frantoio o Leccino, da sole o congiuntamente,
in misura non superiore al 35%. E' ammessa anche la presenza di altre
varietà per un massimo del 20% del totale.
Le tecniche di coltivazione degli oliveti sono quelle tradizionali
della Penisola sorrentina che assicurano all’olio che ne
deriva l’elevato e noto pregio qualitativo. Negli oliveti,
collocati su arditi terrazzamenti degradanti verso il mare, le olive
sono raccolte rigorosamente a mano; è autorizzato solo
l'ausilio di mezzi meccanici, come scuotitori e pettini vibranti, che
agevolano la raccolta, che va effettuata entro il 31 dicembre di ogni
anno. E’ vietato l'uso di cascolanti.
La raccolta deve essere effettuata entro e non oltre il 31 dicembre di
ogni anno. Le olive vanno molite entro e non oltre il secondo giorno
della raccolta. Per l'estrazione dell'olio sono ammessi soltanto
processi meccanici e fisici che preservino il più fedelmente
le caratteristiche di qualità del frutto. La produzione
massima di olive ad ettaro è di 90 q.li, con una resa in
olio del 20%.
Cenni storici
La
coltivazione dell'olivo in Penisola Sorrentina risale a tempi
antichissimi. La Punta Campanella, che è l’estremo
promontorio del Golfo di Napoli e fronteggia l’isola di
Capri, era dominato da un Tempio, sacro alla dea Atena (Minerva) Capo
Minerva, eretto dai Focesi, coloni greci. L’intera penisola
fu consacrata alla dea della Sapienza e il sito divenne per secoli meta
di pellegrinaggi. Lungo il percorso i pellegrini acquistavano sul posto
l’olio, che si produceva in abbondanza, per farne offerta
alla divinità, già ritenuta dai Greci e poi dai
Romani inventrice delle olive e dell'olio (oleaeque Minerva
inventrix, come recita un poema di Virgilio).
Nell'intera Penisola sono stati rinvenuti resti di santuari minori
eretti dai Romani e dedicati a Minerva, con il ritrovamento anche di
recipienti utilizzati per l'offerta dell'olio. Da allora,
l’olivo non ha più abbandonato questi luoghi e,
insieme agli agrumi e alla vite, domina e caratterizza
l’intero paesaggio della Penisola Sorrentina.
Le particolari condizioni orografiche, che impongono costosi
terrazzamenti, il clima tipicamente mediterraneo, la natura vulcanica
del terreno, rendono l'ambiente della Penisola decisamente originale e
tipico, come tipico è l'olio che vi viene prodotto.
Area di produzione
La zona di produzione e di lavorazione dell'olio DOP Penisola Sorrentina comprende i territori di 13 comuni della Penisola Sorrentina e dei Monti Lattari, nonché l'isola di Capri. Essi sono: Gragnano, Pimonte, Lettere, Casola di Napoli, Sorrento, Piano di Sorrento, Meta, Sant’Agnello, Massa Lubrense, Vico Equense, Capri, Anacapri e Castellammare di Stabia (quest’ultimo solo in parte).
Dati economici e produttivi
Nell'area di produzione dell’olio DOP “Penisola Sorrentina” si concentra il 75% dell'olivicoltura della provincia di Napoli. Essa interessa oltre 4.000 aziende con circa 1.500 ettari di superficie investiti. Enorme è il ruolo che l’olivo svolge in quest’area, non solo dal punto di vista produttivo ed economico, ma anche per la insostituibile funzione sia paesaggistica che idrogeologica. Nella campagna di produzione olearia del 2005-06 risultano iscritti al registro della DOP “Penisola Sorrentina” n. 176 aziende agricole per complessivi 288 ettari di oliveti, con una produzione conferita alla molitura di 4.860 q.li di olive. La produzione di olio certificato DOP nella campagna 2005-06 è stata pari a 22.510 litri, prodotti in 6 frantoi e imbottigliatori iscritti al registro. I dati confermano una tendenza al ribasso, atteso che nel 2003 l’olio DOP certificato era stato di ben 56.100 litri.
Registrazione
La Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) “Penisola Sorrentina” è stata riconosciuta, ai sensi del Reg. CE n. 2081/92, con Regolamento (CE) n. 1065/97 (pubblicato sulla GUCE n. L 156/97 del 13 giugno 1997).
Il riconoscimento nazionale è avvenuto con DM 6 agosto 1998, pubblicato sulla GURI n. 193 del 20 agosto 1998, unitamente all’allegato Disciplinare di produzione.
Organismo di controllo
L'organismo di certificazione autorizzato è l'Is.Me.Cert. (Istituto Mediterraneo per la Certificazione dei prodotti e dei processi nel settore agroalimentare), Corso Meridionale, 6 80143 Napoli tel. 081.5636647 - fax: 081.5534019 (sito web: www.ismecert.it).
Consorzio di tutela
Il Consorzio per la tutela dell’olio extravergine di oliva “Penisola Sorrentina” è stato riconosciuto dal MIPAAF con DM 18 gennaio 2007 (pubblicato sulla G.U. n. 31 del 7.02.2007) in base all’art. 14 della legge 526/99 per la tutela, vigilanza e valorizzazione del prodotto. Il Consorzio ha sede in Massa Lubrense (NA), Via Partenope, 41 , Tel: 081.5339601 Fax: 081.53396240.