Prodotti tradizionali

Chienolella apicese


Territorio interessato alla produzione

Comune di Apice, in provincia di Benevento.

Descrizione

La chienolella è una pasta ripiena che si presenta di forma rettangolare delle dimensioni di circa 5x7cm, del peso di circa 25g. Il ripieno è costituito principalmente da ricotta e uova e può essere dolce o salato. La chienolella apicese viene consumata previa cottura in acqua salata con sugo di pomodoro leggero, o fritta in olio bollente (solo quella con impasto dolce). È una preparazione che per la deperibilità dei suoi ingredienti deve essere consumata subito dopo la realizzazione; è possibile congelarla e successivamente cuocerla tal quale.

Descrizione delle metodiche di lavorazione

Realizzare una sfoglia di pasta all’uovo, tirata rigorosamente a mano, di forma ovale e dello spessore di 2-3 mm. Preparare il ripieno: unire alla ricotta, scomposta coi rebbi della forchetta, le uova sbattute. Il ripieno può essere dolce, aggiungendo lo zucchero, oppure salato aggiungendo prezzemolo e sale. Per la farcitura si parte da un’estremità della sfoglia, dove vengono posizionate piccole porzioni fi farcia distanziate tra loro circa 3 cm. La sfoglia viene quindi ripiegata su se stessa andando a coprire il ripieno. Ad ogni chienolella è conferita una forma rettangolare. Vengono poi chiuse schiacciando i lembi di pasta con la forchetta o la punta delle dita per evitare la dispersione del ripieno durante la cottura in acqua o olio. La chienolella salata viene condita con sugo di pomodoro molto leggero e una spolverata di formaggio grattugiato. Quella dolce fritta in bollente olio di oliva.

Osservazioni sulla tradizionalità

Si stima che la chienolella apicese venga preparata da circa 80 anni. Il prodotto era diffuso sia nelle case contadine che dei cittadini apicesi che popolavano il paese (ora Borgo di Apice) in quanto i prodotti locali venivano ampiamente consumati come primo piatto o come dolce durante la settimana oppure in occasione del mercato domenicale o delle fiere agricole. Veniva preparata anche quando la ricotta non riusciva ad essere venduta, quindi per non sprecarla la si impiegava per questa preparazione, sia dolce che salata. Soprattutto in queste occasioni arrivavano ad Apice, commercianti ed avventori provenienti dai paesi del circondario e da fuori regione (secondo alcune testimonianze addirittura dalla Puglia) che, prima del rientro a casa, si fermassero a consumare pasti presso le prime locande nate nel borgo di Apice e così avevano l’opportunità di consumare e conoscere anche la chienolella. La piazza era il luogo, quindi, dove tutti i profumi dei piatti della tradizione invitavano e fermarsi per gustarne i sapori. Altro elemento che caratterizza la preparazione della chienolella è la modalità di chiusura proprio per distinguere quelle dolci da quelle salate dopo la cottura.