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campo di aglio: attacco di Ditylenchus

femmina di Ditylenchus

femmina di Ditylenchus - coda

femmina di Ditylenchus - porzione anteriore

Nematode dello stelo e del bulbo in coltivazione di Allium sativum L

Ditylenchus dipsaci J

Anno 2012

A cura del Laboratorio Fitopatologico Regionale

Distribuzione

Il Ditylenchus dipsaci è un nematode diffuso in molte aree temperate, incluse Europa e bacino del Mediterraneo, America settentrionale e meridionale, Africa meridionale, Asia e Oceania, ma non è caratteristico delle regioni con clima tropicale. In Italia è diffuso in quasi tutte le regioni arrecando danni soprattutto alle coltivazioni di aglio e cipolla.

Comportamento

Questi parassiti appartengono alla famiglia Anguinidae, Genere Ditylenchus

Sono definiti nematodi endoparassiti migratori degli organi ipogei ed epigei: in presenza di condizioni termoigrometriche favorevoli e di tessuti giovani, penetrano direttamente nell'ospite causando la distruzione del parenchima corticale. La penetrazione avviene quasi esclusivamente attraverso gli stomi o anche, attraverso la perforazione delle pareti cellulari che viene facilitata dalla secrezione di enzimi che rendono possibile la lisi della lamella mediana. I tessuti colpiti presentano necrosi esterne e cavità all'interno.

Ciclo

La femmina depone da 200 a 500 uova, la riproduzione avviene per accoppiamento, le generazioni si susseguono ininterrottamente durante il ciclo vegetativo dell'ospite.

Il ciclo ha una durata variabile a seconda dell'ospite per esempio il D. dipsaci sulla cipolla compie un ciclo in circa 23 gg. Lo stadio infestante è la larva di II età; le larve di IV età fuoriescono dai tessuti attaccati, migrano nel terreno per invadere altre piante; si possono localizzare nel tegumento delle infiorescenze e dei semi; sopravvivono in uno stato di quiescenza per 12-18 mesi nel terreno oppure nei semi e nei tessuti vegetali per numerosi anni.

Ospiti

Infesta molte specie vegetali sia coltivate che spontanee.

Tra le specie coltivate ricordiamo: patata, aglio, cipolla, erba medica, barbabietola fragola, fava, pisello, trifoglio, luppolo, arota, menta, tabacco, piante da fiore (in particolare le bulbose). Tra le specie spontanee sono segnalate l'anthemis, il senecio, la capsella etc.

Normativa Fitosanitaria

Il Ditylenchus dipsaci è riportato nel decreto legislativo 214/05 (Allegato II Parte A "Organismi nocivi su cui deve essere vietata l'introduzione e la diffusione in tutti gli stati membri se presenti su determinati vegetali o prodotti vegetali", Sezione II "Organismi nocivi di cui sia nota la presenza sul territorio comunitario e che rivestono importanza per tutta la comunità considerato").

Pertanto non deve essere presente nelle sementi e bulbi di Allium ascalonicum L., Allium cepa L. e Allium schoenoprasum L, destinati alla piantagione e vegetali di Allium porrum L., destinati alla piantagione.